Essa prende le orme dalla musica concreta
e dalle avanguardie artistiche del '900; tuttavia, un precedente della musica
aleatoria può essere considerato il Musikalisches
Würfelspiel (gioco dei dadi musicali), un sistema in voga nel
XVIII secolo in Europa che permetteva, grazie all'utilizzo di dadi, di generare
musica in maniera casuale, a partire da variabili sonore composte in precedenza.
J.P. Kirnberger, Der allezeit fertige Menuetten- und Polonaisencomponist, primo esempio di Musikalisches Würfelspiel
La musica aleatoria trova anche un antecedente in due brani composti dall'artista francese Marcel Duchamp, epigono del movimento dadaista. In particolare, nel 1913, egli, insieme alle due sorelle, realizzò una composizione, Erratum Musical, pescando a caso le note musicali da un cappello:
Applicazione del metodo di M. Duchamp (1913)
John Cage, forse il più grande fra i compositori di musica aleatoria e intimo amico di Duchamp, ebbe a dire:
« Si potrebbe dire che io sostenessi l'opposto di ciò che sosteneva lui, eppure mi sentivo in tale accordo con tutto ciò che faceva che mi sono convinto dell'idea che per le arti visive è vero l'opposto di ciò che è vero per la musica.»
Successivamente, oltre a Cage, caposaldo e leader della chance music, si accostarono a questa corrente autori quali Karlheinz Stockhausen, Pierre Boulez, Witold Lutosławski, György Ligeti, e
gli
statunitensi Charles Ives ed Henry Cowell. In ambito italiano, spiccano i nomi
di Bruno Maderna, Luciano Berio e Luigi Nono.
Ascolta:
K.Stockhausen, Kontakte (1964)
Henry Cowell, Aeolian Harp (1923)
Luigi Nono, Guai ai gelidi mostri (1983/1988)
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